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Claudio Gerbino, Come
sarò nel tempo che mi resta. La psicologia
in aiuto della persona anziana.
Edizioni KOINÈ
- Centro Interdisciplinare di Psicologia e Scienze
dell’Educazione®, ISBN 978-88-87771-53-4 pp.
160 - € 19,00
La condizione dell’anziano spesso
viene ignorata o sottovalutata nei suoi risvolti
psicologici. Le tradizionali scuole di psicoterapia
insegnano che dopo 50 anni non è possibile fare
psicoterapia. L’esperienza clinica, al contrario, ci
dimostra che la persona anziana, con adeguati
interventi, può essere aiutata ad affrontare l’ultima
parte della sua vita. La vecchiaia non è vista come
“fase involutiva” della vita, ma come possibilità di
nuove esperienze. Lo studio della psicologia
dell’anziano ci suggerisce delle riflessioni che possono
guidare le persone che se ne prendono cura (medici,
psicologi, infermieri, familiari) a sostenere
soprattutto le persone più fragili, diventate tali a
causa di patologie organiche che sono intervenute nel
corso della vita.
L’autore affronta varie tematiche che riguardano la vita
dell’anziano: la depressione collegata all’età o come
effetto di patologie organiche, la terapia più adeguata,
i figli che hanno genitori anziani, i differenti vissuti
esperienziali della vecchiaia, diversi tra uomo e donna,
la sessualità dell’anziano, il lutto per le numerose
perdite. Dalla clinica alla pratica del quotidiano: come
affrontare le varie problematiche da parte dei
familiari, ma soprattutto da parte di chi si occupa di
persone non autosufficienti; infine l’autore tratta la
problematica del possibile controtransfert del terapeuta
quando entra in relazione con una persona anziana.
L’invito è quello di rendere l’ultima parte della vita
dell’anziano tale da lasciare un buon ricordo in chi
rimane.
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