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Claudio Gerbino, Dalla
parte dei pazienti. Per una educazione
dei bambini e degli adolescenti fondata sui
principi della psicoanalisi.
Edizioni KOINÈ
- Centro Interdisciplinare di Psicologia e Scienze
dell’Educazione®, ISBN
978-88-87771-56-5 pp. 352 - € 30,00.
L’argomento trattato non è nuovo:
educazione e psicoanalisi. Raramente, però, chi ne ha
scritto è andato sul terreno della pratica educativa.
Nei tempi attuali molte persone si lamentano della
mancata educazione dei bambini e degli adolescenti;
inoltre, molti adulti vivono situazioni di angoscia, al
punto da dover ricorrere alla psicoterapia. Sigmund
Freud in una sua riflessione, rimasta famosa, spiegò il
suo pensiero sulla causa di tanta sofferenza umana; con
l’analisi e con la psicoterapia noi interveniamo a danni
già fatti nella famiglia di origine del soggetto: “La
terapia entra in azione quando queste disposizioni hanno
già prodotto l’esito indesiderato dei sintomi
patologici”. È possibile evitare quei danni, frutto di
un’educazione inadeguata, che, in altre parole, vuol
dire sofferenza nei bambini e negli adolescenti? Educare
vuol dire condizionare: partiamo da questo presupposto
per porre le basi di un adeguato condizionamento, che
non è indottrinamento o ammaestramento; educare
attraverso un metodo che non produca sofferenza nei
bambini e negli adulti, poiché spesso tale sofferenza si
accompagna a disturbi psichici di grave entità che
richiedono l’intervento di uno specialista.
Nei lunghi anni di lavoro clinico l’autore ha
sperimentato l’efficacia di un atteggiamento educativo e
di una prassi educativa improntati ai principi spiegati
dalla psicoanalisi: la teoria che diventa pratica nel
rapporto quotidiano tra genitori e figli, e tra
insegnanti ed alunni. Un lungo capitolo di questo libro
è dedicato agli insegnanti, i quali spesso ignorano gli
obiettivi educativi della didattica.
Creare una relazione all’interno della quale sia
possibile, con una adeguata comunicazione, trasmettere
quei valori che riteniamo necessari per aiutare un
individuo a diventare adulto responsabile; l’educazione
è accompagnare un bambino dalla dipendenza dell’infanzia
all’autonomia e all’identità dell’adolescenza. Il
genitore, e ogni altro educatore, è colui che accompagna
il bambino nel percorso di crescita, affinché diventi
attore della propria vita: è l’educatore che tiene conto
dei bisogni dei bambini e degli adolescenti.
L’educazione non si fonda sul principio di autorità
dell’educatore, che spesso diventa autoritarismo. La
relazione fondata sulla fiducia reciproca e sul rispetto
reciproco dà l’avvio al processo educativo che porta
all’autonomia dell’individuo. Il genitore diventa
educatore con il proprio modello di vita. Quello del
genitore è un “lavoro” che non finisce mai.
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