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Claudio Gerbino,
Vogliamo parlare dei padri? Le ferite
inferte nel corpo e nell’anima.
Edizioni KOINÈ
- Centro Interdisciplinare di Psicologia e Scienze
dell’Educazione®, ISBN 978-88-87771-50-3 pp.
256 - € 20,00.
Anche i padri lasciano segni
indelebili. Si è scritto molto sulle carenze dei padri,
sono state sottolineate le conseguenze dell’assenza
fisica o psichica della figura paterna sulla vita dei
figli; poco si è detto sull’educazione dei bambini e
degli adolescenti che diventano uomini, partner e padri.
Molti uomini diventano padri non per scelta
responsabile, e mal sopportano la presenza dei figli
nati senza essere voluti. Nelle fasi di sviluppo i
maschi si chiedono: che uomo sono? Ma dopo non si
chiedono: che padre sono? Dalla psicoanalisi e dagli
studi che derivano dalle ricerche sperimentali possiamo
ricavare gli elementi fondamentali per riflettere su una
paternità che, oltre a dettare le regole ai figli,
diventa testimonianza di valori, di stili di vita e di
capacità di fare famiglia: oltre alla funzione
normativa, il padre svolge una funzione etica, che avvia
il figlio all’autonomia per organizzare la propria vita
individuale e sociale. Questo sarebbe un ideale; nella
realtà abbiamo padri che lasciano ferite profonde nel
corpo e nell’anima, e sono quei padri che non hanno
raggiunto la necessaria maturità interiore che permette
di occuparsi adeguatamente dei figli e delle persone che
fanno parte della famiglia. Come si è stati figli, si
diventerà partner, e poi padri, in una sequenza di
dolore senza fine.
Ci sono domande che partono da lontano: perché alcuni
padri diventano violenti? Perché a volte diventano
seduttivi nei confronti delle figlie? Chi seduce chi? E
chi educa questi uomini che un giorno diventeranno
padri? Sulla base di studi rigorosi e di una lunga
esperienza professionale, l’autore aiuta a riflettere
per cercare di modificare la cultura dominante, per
arrivare ad una pedagogia che aiuti l’uomo a progredire
verso una paternità responsabile. Un libro che aiuta a
riflettere per evitare una paternità a cui non si è
pronti.
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